L’Irpef moltiplica le dichiarazioni

Pubblicato il 17 marzo 2007

L’agenzia delle Entrate, in data 16 marzo rilasciato una maxi-circolare, la n. 15/E, in cui spiega la riforma dell’Irpef secondo le nuove norme previste dalla Finanziaria 2007. Il testo del documento si articola in sei paragrafi dedicati rispettivamente a: modifiche al Tuir, ritenute sui redditi di lavoro dipendente; addizionali comunali all’Irpef; clausola di salvaguardia per l’imposta sul Tfr; detrazioni per familiari a carico di cittadini extracomunitari; determinazione dell’imposta dovuta dai non residenti.

Nell’articolo si prendono in esame i punti più importanti del testo agenziale.

In merito al primo punto, si evidenzia come data l’abrogazione della “no tax area” e delle deduzioni per carichi familiari, dal 2007, per la determinazione del reddito imponibile è sufficiente sottrarre dal reddito complessivo gli oneri deducibili e il reddito dell’abitazione principale. Nonostante la suddetta “semplificazione” si determina però un appesantimento fiscale a carico dei contribuenti con redditi fino a 3mila euro, con il conseguente rischio di un aumento del numero delle dichiarazioni dei redditi da presentare dal 2008.

La circolare si sofferma, poi, ampiamente sul ripristino da parte della L. 296/06 delle detrazioni per coniuge a carico, confermando che nulla è cambiato nei requisiti per essere considerati familiari a carico né sul criterio di ripartizione su base mensile delle detrazioni stesse. In materia di mini-sconti, per il coniuge a carico, per i lavoratori dipendenti e per i pensionati di età pari o superiore a 75 anni, viene specificato che le detrazioni aggiuntive per carichi di famiglia e per tipo di reddito vanno applicate sempre in misura piena, senza essere rapportate ad anno o senza essere incluse nella formula per il calcolo delle detrazioni spettanti. Circa la detrazione per figli, la regola base stabilisce che la detrazione per i figli può essere ripartita al 50% tra i genitori o assegnata al 100% a chi sostiene l’onere o a chi è capiente. La possibilità di accordo è estesa dal Fisco anche ai genitori separati o divorziati a prescindere dall’affidamento dei figli.

 

In materia di acconti delle addizionali, la circolare 15/E stabilisce che l’acconto 2007 per l’addizionale comunale può essere determinato anche con il metodo previsionale. Per gli assunti nel 2007 l’anticipo non va determinato. Le esclusioni stabilite dal Comune possono essere riconosciute dal sostituto anche in sede di acconto, purchè il lavoratore attesti il possesso delle condizioni fissate dall’ente locale.

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