L’infedeltà compensa la volontà dell’altro coniuge di non avere figli
Pubblicato il 01 ottobre 2012
Secondo la Suprema corte di legittimità –
sentenza n. 16089 del 21 settembre 2012 –
“l'inosservanza dell'obbligo di fedeltà coniugale non può giustificare, da sola, una pronuncia dì addebito della separazione, qualora una tale condotta sia successiva al verificarsi di un'accertata situazione di intollerabilità della convivenza, sì da costituire non la causa di detta intollerabilità ma una sua conseguenza”.
E nella specie, l’accertata situazione di intollerabilità discendeva anche dalla posizione di uno dei due coniugi che aveva più volte manifestato la propria volontà di non avere figli.