Con sentenza n. 1309 del 27 marzo scorso, la Corte di appello di Roma ha precisato che, nel caso di comportamento omissivo, il giudice deve accertare quale sia stata l'incidenza della condotta omessa in ordine alla verificazione dell'evento oltreché in quale relazione si ponga con esso, dovendo risultare, con ragionevole probabilità, che l'evento non si sarebbe avverato se il comportamento richiesto fosse stato posto in essere.
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