L'incarico di sindaco va sempre remunerato
Pubblicato il 11 aprile 2015
Con sentenza n.
7299 del 10 aprile 2015, la Corte di cassazione ha offerto precisazioni sullo svolgimento dell'attività di
sindaco di una società da parte di un professionista.
In primo luogo i giudici di Piazza Cavour hanno affermato come l'incarico di sindaco debba essere
sempre remunerato, di modo che il componente del collegio sindacale possa svolgere le proprie funzioni in maniera
rigorosa ed in piena autonomia ed indipendenza. Non solo: il compito è posto anche a tutela della società, dei soci e dei terzi.
Inoltre, i magistrati, nel respingere il ricorso del professionista che lamentava come il compenso ricevuto non fosse in linea con i minimi tariffari, sostengono che è ammesso che il compenso sia a base di una decisione dell'assemblea societaria ed
inserito in una apposita clausola statutaria e che le parti sono
libere di determinare autonomamente l'entità del compenso, senza che questo sia vincolato ai minimi tariffari.
In mancanza della determinazione del compenso, spetterà al giudice ordinario fissare l'entità del dovuto, in base a quanto stabilito dall’articolo 2233 del codice civile.