L’esame della Fondazione studi sulla riforma Fornero passa ai contratti
Pubblicato il 12 aprile 2012
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro continua l’esame tecnico/giuridico sul Ddl di riforma del mercato del lavoro. Dopo la prima circolare in tema, ecco la seconda di una serie che promette di scovare eventuali criticità da sollevare durante il percorso della riforma in Parlamento.
Con la
circolare 7/2012, la Fondazione Studi si occupa di analizzare i contratti: dal contratto a termine all'associazione in partecipazione, dal contratto di apprendistato a quello di inserimento.
Ampio spazio è dedicato al contratto a termine che, si evince dal documento in oggetto, è accresciuto dalla riforma di incombenze a carico del datore di lavoro.
Si tratta dell'obbligo della comunicazione preventiva della scadenza del contratto al Centro per l'impiego territorialmente competente. La previsione espone i datori di lavoro ad una sanzione sproporzionata, ossia la trasformazione
a tempo indeterminato del contratto, nel caso di dimenticanza del termine anche solo di pochi giorni. Dimenticanza tollerata, invece, dalla norma in origine spiegata dal Ministero del lavoro con la circolare
42/2002: tale norma si poneva l’obiettivo di ammettere e regolamentare l'ipotesi della prosecuzione del rapporto
individuando un periodo di tolleranza
Nel documento si vede con favore la disposizione che introduce una interpretazione
autentica dell’art. 32 comma 5 legge n.
183/2010. Il tema è quello dell’indennità risarcitoria, che andrà da un minimo di 2,5 ad un massimo di 12 mensilità dell'ultima retribuzione globale di
fatto. Si legge che essa “
ristora l’intero pregiudizio subito dal lavoratore, ivi comprese le conseguenze retributive e contributive. Ne consegue, dunque, che il concetto di retribuzione globale di fatto è sostituito da un concetto di totale costo a carico azienda eliminando i dubbi circa la imponibilità o meno delle somme riconosciute a titolo risarcitorio”.