Il contributo di solidarietà sulle “pensioni d’oro”, introdotto dalla legge Finanziaria emanata dal governo Letta nel 2014, ha ricevuto il benestare della Corte costituzionale.
Il prelievo, che termina nel dicembre 2016, è stato ritenuto illegittimo proponendo sei ordinanze di varie sezioni regionali della Corte dei conti; i destinatari della norma sono i pensionati che nel triennio 2014/2016 hanno incassato e incasseranno importi superiori a 14 volte il trattamento minimo Inps.
Con comunicato stampa del 5 luglio 2016 la Corte costituzionale ha respinto tutte le questioni di costituzionalità promosse “escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema”.
I magistrati hanno anche affermato che il prelievo rispetta il principio di progressività ed è comunque sostenibile, pur comportando un sacrificio per i pensionati colpiti, in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime.
Questo il contenuto del comunicato, per le motivazioni occorre attendere il deposito della sentenza.
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