Nella seduta del 18 ottobre 2018, la Commissione Giustizia del Senato ha concluso l'esame del disegno di legge sulla legittima difesa.
L’iter di riforma ha subito un’accelerazione dopo il ritiro degli ultimi emendamenti da parte del Movimento 5 stelle.
Già a partire dalla prossima settimana, così, il provvedimento verrà sottoposto all’Assemblea di Palazzo Madama.
Le misure contenute nel testo di riforma sono volte ad ampliare e rendere più certi i requisiti della legittima difesa, riducendo, sostanzialmente, il margine di discrezionalità a disposizione del magistrato nella valutazione della legittimità dell’azione di difesa.
Tra le altre novità, si prevede una maggiore severità nel sanzionare il reato di violazione di domicilio: da un lato, le relative pene vengono incrementate, dall’altro, il delitto diventa punibile d’ufficio quando sia funzionale al compimento di altri delitti perseguibili d’ufficio.
A seguire, viene circoscritta l’operatività dell’eccesso colposo, attraverso un intervento volto all’esclusione della punibilità per chi agisce per difendere la propria incolumità, o anche quella altrui, in condizioni di grave turbamento derivante dalla situazione di pericolo in atto.
Nei casi di archiviazione oppure di non luogo a procedere o proscioglimento a seguito del riconoscimento della legittimità dell’azione di difesa, viene previsto che sia lo Stato a caricarsi delle spese sostenute dall’indagato o imputato per la propria difesa.
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