Legge di Bilancio 2020. A regime la cedolare secca del 10%

Pubblicato il 30 ottobre 2019

Ultimi giorni di serrati confronti per presentare, sembra entro domenica, il tessuto finale della legge di Bilancio 2020. Arriva la notizia che non ci saranno modifiche all’attuale regime della cedolare secca.

Dal vertice di ieri del Governo si confermano la sugar e la plastic tax.

Legge di Bilancio 2020. Stabilizzazione della cedolare secca e Flat tax

Una buona notizia per molti cittadini riguarda la marcia indietro del Governo sull’aumento della cedolare secca. Quindi, non solo l’imposta sugli affitti a canone concordato resterà al 10%, ma la misura sarà strutturale.

Per raggiungere tale accordo si è fatto ricorso al rientro della “tassa sulla fortuna”: sarà portato al 15% il prelievo sulle vincite superiori ai 500 euro.

Sul fronte della Flat tax, il Governo è al lavoro per trovare i 100 milioni necessari per confermare il regime agevolato per le partite Iva fino a 65 mila euro, togliendo tutti i vincoli di accesso. Escluso l’aumento delle sigarette, sia normali che elettroniche.

Legge di Bilancio 2020. Piano per la famiglia

Ci sarà il previsto aumento di 600 milioni per il piano famiglia.

Bonus bebè – Per il genitore con Isee fino a 7mila euro annuali l’assegno sarà di 1.920 euro; per chi non supera 40mila euro annuali si scende a 1.440 euro e a 960 euro per chi ha un Isee superiore a 40mila euro.

Congedo di paternità - Per l'anno 2020 l’aumento - per i papà - dei giorni concessi, da cinque a sette.

Più risorse anche per il Fondo per la disabilità e la non autosufficienza: 50 milioni nel 2020, 200 milioni nel 2021 e 300 nel 2022.

Legge di Bilancio 2020. Spazio alle imprese

Trovato l’accordo, nel vertice di ieri, per portare a 420 milioni in tre anni i finanziamenti al settore industria. Ciò andrà a beneficio di un credito di imposta per investimenti relativi alla green economy.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, parlerà oggi alla Camera nell’audizione sulle linee programmatiche anche di Impresa 4.0.

Al momento, stando a quanto finora contenuto nel Documento programmatico di bilancio (Dpb), le indicazioni sono per la proroga triennale sia dell’iperammortamento al 170% per investimenti in beni digitali sia del superammortamento al 130% per beni strumentali tradizionali. Per chi beneficia dell’iperammortamento, c’è da aggiungere il 140% sui software.

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