Cresce l’attesa per l’arrivo del testo del Ddl contenente la manovra di bilancio 2018 in Parlamento, si pensa tra mercoledì e giovedì prossimi.
Tra le numerosissime misure presenti nel provvedimento, si analizzano quelle destinate alle agevolazioni per la casa.
Bonus mobili – Assente nelle prime stesure del testo del Ddl, ora il bonus mobili è stato previsto per gli anni 2017 e 2018: chi effettua un intervento di ristrutturazione edilizia dal primo gennaio 2017 potrà aggiungere anche la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+. Le spese per l’arredo dovranno essere sostenute nel 2018 e, come previsto per la misura in vigore nel 2016, ci sarà un tetto massimo di 10mila euro. L’agevolazione sarà fruibile in dieci rate annuali.
Sismabonus ed ecobonus – Presenti anche nel 2018 le detrazioni per le ristrutturazioni al 50%, il sismabonus fino all’85% e l’ecobonus per gli interventi strutturali, come il cappotto termico, fino al 75%. Per quanto riguarda, invece, l’ecobonus al 65% deve rilevarsi l’esclusione di alcuni investimenti (infissi, schermature solari, caldaie a condensazione e a biomasse), che saranno soggetti alla detrazione del 50%.
Bonus verde – Le famiglie potranno beneficiare di uno sconto del 36% per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture sia nei condomini che in ville. Vi sarà un tetto di spesa di 5mila euro per ogni unità immobiliare con la possibilità di recuperare anche costi di progettazione e manutenzione.
Al fine di agevolare l’accesso a tali benefici anche da parte di cittadini mancanti di liquidità, è stato istituito un Fondo di garanzia per i prestiti bancari: 50 milioni l’anno tra il 2018 e il 2020.
Formazione 4.0 - Modifica per il credito d’imposta per le spese di formazione hi-tech, con la fissazione di uno sconto del 40% delle spese sostenute per il costo aziendale in formazione nel limite di 300mila euro. Non ci sarà un tetto di spesa al finanziamento dell’agevolazione, ma un revisore dei conti dovrà certificare le spese.
Pensioni di guerra – Un risparmio di spesa è stato previsto per le pensioni di guerra e assegni vitalizi a invalidi di guerra: la reversibilità rimane ferma per il coniuge superstite, in presenza dei requisiti, ma viene tolta agli orfani e ai genitori.
Cigs per aziende in crisi – Per le imprese in crisi con organico superiore a 100 unità lavorative ci saranno 12 mesi di Cigs in più. Il programma di riorganizzazione aziendale deve però prevedere investimenti complessi non attuabili nel tetto massimo di durata della Cigs (24 mesi) oppure devono essere presenti piani di recupero occupazionale, compresi gli interventi di ricollocazione degli esuberi.
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