E’ finalmente approdata in Gazzetta Ufficiale la Legge “spazzacorrotti” o “anticorruzione”, recante “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”.
Il relativo testo, si rammenta, è stato definitivamente approvato dal Parlamento il 18 dicembre 2018 ed ha ottenuto, la scorsa settimana, la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la relativa promulgazione.
La Legge n. 3 del 9 gennaio 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 del 16 gennaio 2019, entrerà in vigore il 31 gennaio 2019 (15 giorni dopo la relativa pubblicazione), a esclusione delle misure che interessano la prescrizione penale che, per espressa previsione, diverranno operative dal 1° gennaio 2020.
Detto ultimo intervento, si rammenta, riguarda, in primo luogo, la decorrenza del termine della prescrizione, sancendo che il medesimo decorra, per il reato consumato, dal giorno della consumazione, mentre per quello tentato, dal giorno in cui è cessata l’attività del colpevole e, infine, per il reato permanente o continuato, dal giorno in cui è cessata la permanenza o la continuazione.
A seguire, si prevede – ed è questa la misura principalmente avversata dagli avvocati penalisti e, in generale, dalla gran parte dei giuristi – che il corso della prescrizione rimanga sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o dell’irrevocabilità del decreto di condanna.
Tra le misure messe a punto ai fini del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione si ricorda:
Per finire, il nuovo testo normativo contiene interventi mirati a garantire la trasparenza dei partiti e delle erogazioni effettuate in loro favore.
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