A partire dal 17 agosto 2015, sarà in vigore il Regolamento Ue n. 650/2012, che apporterà non poche semplificazioni in tema di successioni internazionali, soprattutto nell'ottica di prevenzione dei conflitti tra i giudici dei vari Paesi coinvolti.
Dal 17 agosto in poi, infatti, in Italia non sarà più la "nazionalità" del defunto a determinare (ex Legge 218/1995) la legge applicabile alle successioni mortis causa che presentino profili di internazionalità.
Si passerà infatti al nuovo concetto di "residenza abituale" (assimilabile al nostro "domicilio"), che, sebbene presenti requisiti di minor certezza rispetto al previgente criterio, ha l'indubbio vantaggio di ancorare la procedura successoria al luogo in cui il de cuius ha inteso fissare il centro dei suoi affari e delle sue relazioni affettive.
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