Pur esprimendo ampia soddisfazione per il testo che il governo ha messo a punto sulla mediazione e conciliazione civile, il Consiglio nazionale forense, sotto la guida del Presidente Guido Alpa, ha predisposto delle osservazioni, contenute in una lettera del 30 ottobre scorso, che vogliono essere un contributo per migliorare il testo in discussone presso le commissioni parlamentari.
In primo luogo il Cnf propone di sostituire la sanzione della nullità del contratto tra avvocato e cliente, prevista se il primo non fornisce l’informazione sulla possibilità di conciliare, con un illecito disciplinare.
In ordine alla figura del mediatore, chiamato a formulare una proposta anche se le parti non hanno trovato un accordo, si ritiene essere una disposizione che può giocare a sfavore del ricorso alla conciliazione; pertanto si propone di legare la proposta del mediatore ad una “richiesta concorde delle parti“.
Gli avvocati manifestano contrarietà anche verso la norma per cui il tentativo di conciliazione possa intervenire nel corso del procedimento giudiziario in quanto potrebbe causare rallentamenti del processo e una minore tutela delle parti.
Non piace ai legali la particolare norma del decreto che addossa le spese processali alla parte che non ha accolto la proposta del mediatore ed ha iniziato il giudizio poi concluso con la stessa soluzione disposta dal mediatore; si chiede di ritornare alla disciplina ordinaria delle spese processuali e al limite prevedere la condanna alle spese per chi abbia rifiutato senza giusto motivo la proposta conciliativa.
Da cancellare anche la disposizione che ammette la conciliazione nel procedimento arbitrale in quanto questo si pone già come atto tra privati caratterizzato di per sé dalla celerità di chiudere una questione.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".