Le presunzioni degli studi vanno commisurate alla situazione del contribuente
Pubblicato il 25 settembre 2010
Confermato dai giudici di Cassazione – sentenza n. 20210 del 24 settembre 2010 – l'annullamento di un accertamento Irpef basato sugli studi di settore ed effettuato nei confronti di un commercialista in un periodo in cui lo stesso svolgeva la professione da soli due anni e senza avere alcun dipendente.
Secondo la Corte di legittimità, la procedura di accertamento standardizzato mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore “costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente”; in ogni caso – continua la Corte - lo strumento statistico non opera automaticamente ma va commisurato alla situazione del contribuente.