I lavoratori stranieri al centro di due distinti provvedimenti all'esame delle Camere.
E’ già stato espresso infatti parere favorevole su due atti approvati dal Consiglio dei Ministri nel mese di luglio 2023: si tratta dello schema del D.Lgs. n. 53 del 18 luglio 2023, recante attuazione della direttiva (UE) 2021/1883, sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati, e dello schema di Dpcm n. 54 del 6 luglio 2023 recante la programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.
Vediamone il contenuto.
Lo schema di decreto legislativo n. 53 all'esame della Camera riguarda le condizioni di ingresso e di soggiorno di cittadini extracomunitari che intendano svolgere lavori altamente qualificati.
Con lo scopo di promuovere un regime più efficace nell’ambito dell’incontro tra domanda ed offerta per tali lavoratori, viene modificato l’ambito di applicazione soggettiva prevedendo procedure più rapide e criteri di ammissione flessibili e inclusivi che realizzino una mobilità più agevole degli stessi all’interno dell’Unione europea.
L’art. 1, modificando il D.Lgs. n. 286/1998, prevede che possano fare ingresso in Italia i lavoratori stranieri altamente qualificati in possesso del titolo di istruzione superiore di livello terziario rilasciato da autorità competente nel Paese dove lo stesso è stato conseguito che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno biennale o di una qualificazione professionale di livello post secondario, sempre di durata almeno biennale o corrispondente almeno al livello 5 del Quadro Nazionale delle Qualificazioni di cui al D.M. dell’8 gennaio 2018.
L’effetto sperato consiste dunque nell’ampliamento della platea dei soggetti abilitati a richiedere il rilascio della Carta blu UE, includendo anche i beneficiari di protezione internazionale, coloro che soggiornano in qualità di lavoratori stagionali e coloro che hanno fatto ingresso nel territorio nazionale per svolgere prestazioni di lavoro subordinato nell’ambito di trasferimenti intra-societari.
Per quanto riguarda poi gli allegati alla domanda di nulla osta al lavoro presentata allo sportello unico dell’immigrazione, viene ora previsto che il datore di lavoro debba indicare la proposta di contratto di lavoro o l’offerta di lavoro vincolante della durata di almeno sei mesi per lo svolgimento di un’attività lavorativa che richiede il possesso di una qualifica superiore, il titolo di istruzione, la qualifica professionale superiore o i requisiti previsti dal D.Lgs. n. 206/2007, posseduti dallo straniero.
Con riferimento al parametro di natura economica, l'importo della retribuzione annuale non deve essere inferiore a quella prevista nella contrattazione collettiva e comunque in ogni caso parie alla retribuzione media annuale lorda rilevata dall’ISTAT.
Infine, per l’ipotesi di una comunicazione che sostituisce il nulla osta qualora il datore di lavoro sia stato riconosciuto tramite sottoscrizione del protocollo d’intesa con il Ministero dell’interno, sentito il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è ora previsto che al lavoratore straniero altamente qualificato sia rilasciato dal Questore il permesso di soggiorno entro trenta giorni dall’avvenuta comunicazione.
La programmazione dei flussi di lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025 è contenuta nello schema di Dpcm n. 54 varato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 6 luglio 2023, cui la commissione Affari costituzionali della Camera ha dato il via libera il 6 settembre.
Figlio delle tragiche vicende di Cutro, il Dpcm all'esame della Camera ha l’obiettivo di rafforzare l’ingresso legale dei lavoratori extracomunitari e, al tempo stesso, rispondere alle richieste di manodopera da parte delle imprese.
Sarà perciò potenziato il meccanismo degli ingressi extra quote tramite accordi con i Paesi di provenienza, cui spetta il compito di formare i lavoratori interessati
I numeri
Dopo l'ok delle Camere e la pubblicazione in Gazzetta si apriranno i tre click day relativi ai 136.000 ingressi autorizzati per il 2023 (53.450 lavoratori subordinati non stagionali e autonomi e 82.550 stagionali).
Il primo click day riguarderà i 25.000 lavoratori subordinati non stagionali provenienti dai Paesi con cui l’Italia ha già accordi di cooperazione; il secondo coinvolgerà invece gli altri non stagionali in programma, mentre il terzo click day sarà dedicato ad oltre 82.000 stagionali.
Le date
Per il 2024 e il 2025 le date per presentare le richieste di nulla osta sono fissate al 5, il 7 e il 12 febbraio 2024.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".