Con la circolare 14 ottobre 2021, n. 152, l’Inps fornisce chiarimenti in merito alla restituzione dei contributi previdenziali e assistenziali indebitamente versati alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
I contributi indebitamente versati - in qualsiasi tempo - dal contribuente costituiscono un indebito oggettivo di cui all’articolo 2033, codice civile, sicché il lavoratore autonomo agricolo ha diritto alla ripetizione della somma, salvo i casi di dolo.
In nessun caso i contributi indebitamente versati sono computabili ai fini dell’implementazione della posizione assicurativa, né agli effetti del diritto e della misura delle prestazioni previdenziali spettanti ai lavoratori autonomi.
Si specifica che, la restituzione è sottoposta all’ordinario termine di prescrizione decennale di cui all’articolo 2946, codice civile, e decorre dalla data nella quale sono stati versati i contributi non dovuti.
Pertanto, gli operatori delle Strutture territoriali, con riferimento alle operazioni di rimborso, restituiranno esclusivamente le somme per le quali non sia ancora intervenuta la prescrizione.
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