Sezioni Unite penali: l'aumento della pena in misura pari o non superiore ad un terzo della pena base non incide sulla natura della recidiva qualificata né influisce sulla determinazione dei termini di prescrizione del reato.
Il limite all'aumento di cui alla previsione dell'art. 99, sesto comma, Codice penale:
E' il principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite penali della Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 30046 del 29 luglio 2022, pronunciato a soluzione della questione ad esse rimessa da parte della Seconda sezione penale della Corte, alla luce del rilevato contrasto interpretativo esistente nella giurisprudenza di legittimità.
Alle medesime SS. UU., in particolare, era stato chiesto se il limite dell'aumento della pena correlato al riconoscimento della recidiva qualificata di cui al menzionato art. 99, comma sesto, incidesse sulla qualificazione della recidiva prevista dal secondo e dal quarto comma dello stesso art. 99, come circostanza ad effetto speciale e/o influisse sulla determinazione del termine di prescrizione.
Orbene, secondo il massimo Collegio di legittimità, l'aumento della pena in conseguenza dell'applicabilità del limite fissato dall'art. 99, sesto comma, in misura in concreto pari o non superiore ad un terzo della pena base, non incide sulla natura della recidiva qualificata contestata ai sensi dei commi secondo, terzo o quarto, la cui natura di circostanza aggravante ad effetto speciale resta, ad ogni effetto di legge, immutata, né influisce sulla determinazione dei termini di prescrizione del reato.
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