La Corte costituzionale, con la sentenza n. 29 depositata il 6 febbraio 2009, ha respinto la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Biella nei confronti dell'art. 238-bis c.p.p. ritenuto in contrasto con l'art. 111 della Costituzione nella parte in cui prevede che in ciascun processo possono essere utilizzate solo le prove formate nel contraddittorio delle parti. Le sentenze definitive possono quindi essere ancora utilizzate come prova del fatto nel dibattimento penale. Per la Consulta, infatti, in relazione alla specifica natura della sentenza irrevocabile, “il principio del contraddittorio trova il suo naturale momento di esplicazione non nell'atto di acquisizione ma in quello successivo della valutazione e dell'utilizzazione”.
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