La revisione legale nelle imprese minori

Pubblicato il 18 febbraio 2012 E' stato definitamente approvato, nella seduta del 9 febbraio 2012, il documento “L’applicazione dei principi di revisione internazionali alle imprese di dimensioni minori; lo rende noto il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Finalità del lavoro è fornire un contributo pratico a quanti professionisti sono alle prese con la revisione legale di un’impresa di dimensioni minori. Infatti la Commissione europea sta valutando l’applicabilità dei principi di revisione internazionali ISA alla realtà delle imprese minori. In attesa del risultato di questi lavori, il Cndcec ha inteso elaborare il suddetto documento.

Accompagna l'applicativo una nota interpretativa in cui viene data la nozione di impresa di dimensioni minori; secondo il principio di revisione internazionale n. 200, è tale un’impresa che concentra la proprietà e la direzione in un numero limitato di soggetti.

Inoltre si caratterizza per avere:

- operazioni semplici e lineari;
- semplicità delle registrazioni contabili;
- un numero limitato di linee di attività e di prodotti nell’ambito delle singole linee di attività;
- un numero limitato di controlli interni;
-  un numero limitato di livelli direzionali responsabili di un’ampia gamma di controlli; ovvero
- un numero limitato di dipendenti, dei quali molti rivestono una molteplicità di funzioni.

In sostanza, per quanto riguarda le imprese italiane, sono considerate di minori dimensioni:

- le imprese che non superano due dei tre limiti dimensionali di cui all'articolo 27 del dlgs n. 127/91 (totale attivo 17.500.000 euro; totale ricavi 35.000.000; 250 dipendenti occupati in media durante l'esercizio);
- le imprese che pur superando quei limiti dimensionali possiedono le caratteristiche indicate nel principio di revisione n. 200.

A parte l'aspetto dimensionale, il Cndcec ritiene che per valutare l'applicabilità dei principi di revisione internazionali alla imprese di dimensioni minori, occorre avere riguardo al fatto che quanto contenuto e affermato nel principio contabile rispecchi la specifica realtà aziendale.
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