La rettifica della dichiarazione non paralizza il potere di accertamento del Fisco

Pubblicato il 14 dicembre 2012 Secondo la Suprema corte di legittimità - sentenza n. 23000 del 14 dicembre 2012 - il principio della modificabilità in ogni tempo delle dichiarazioni fiscali “consente di ritrattare le dichiarazioni, anche dopo l'avviso di rettifica, ma non consente di collegare alla ritrattazione l'effetto di paralizzare ex post il potere di accertamento già esercitato dell'ufficio”.

Sulla scorta di questo principio i giudici di Cassazione hanno accolto il ricorso avanzato dal Fisco avverso una decisione di merito fondata sulla mera affermazione del diritto del contribuente di modificare la propria dichiarazione non tenendo conto che – sottolinea la Corte – “quando permanga una differenza tra i nuovi valori indicati in fase contenziosa dal contribuente e i valori indicati nell’avviso di rettifica dell’Ufficio il giudice deve procedere, sulla scorta delle allegazioni e delle prove dedotte in giudizio dalle parti, all’accertamento di merito del valore imponibile”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

Decreto flussi: alle Corti d'appello la convalida di trattenimento dei migranti

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy