La responsabilità è solidale ma il giudice deve indicare le quote di colpa

Pubblicato il 17 dicembre 2010 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 23581 del 22 novembre 2010, ha cassato una decisione con cui i giudici di merito, in una causa intentata dal curatore fallimentare di una Srl per far valere un'azione di responsabilità per danno derivante da fittizio aumento di capitale nei confronti degli amministratori e sindaci della società fallita, aveva dichiarato la responsabilità in solido di questi ultimi, senza, però, indicare la quota di ripartizione interna delle singole colpe.

In presenza di una specifica richiesta di determinazione delle quote di responsabilità – conclude la Corte di legittimità – il giudice non può esimersi dall'accertamento della ripartizione delle quote riferite ai diversi coobbligati.
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