La passività va provata entro tre anni

Pubblicato il 08 gennaio 2007

La Cassazione, con la sentenza n. 27069 del 2006, precisa che il termine di tre anni per la presentazione al Fisco della documentazione che certifica le passività delle successioni non può essere prorogato, poiché si tratta di un termine di decadenza che non subisce eccezioni. Infatti, l’istituto della decadenza è basato sull’esigenza della “necessità che particolari atti siano compiuti entro un certo termine avente natura perentoria”, perciò nella valutazione si deve prescindere “da circostanze soggettive che abbiano determinato l’inutile decorso del tempo”, quindi anche dal caso di ritardo non imputabile a responsabilità dell’erede.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Fringe benefit: guida alle novità 2025

16/01/2025

CCNL Moda, chimica, ceramica artigianato Conflavoro - Stesura del 20/12/2024

16/01/2025

Legge di bilancio 2025: focus su norme per l’Irpef

16/01/2025

Moda, chimica, ceramica artigianato Conflavoro: nuovi minimi e una tantum

16/01/2025

Dalla legge di bilancio novità per l’Irpef 2025

16/01/2025

Fringe benefit e mobilità territoriale: le nuove soglie di esenzione fiscale

16/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy