La Corte di Cassazione, con sentenza n. 32064 del 31 luglio 2008, ha confermato la condanna impartita dai giudici di merito ad un uomo extracomunitario che era stato sorpreso nel possesso di diversi cd senza contrassegno Siae. Secondo i giudici di legittimità, anche se in Italia non è più obbligatoria l'apposizione del bollino, l'assenza dello stesso può essere intesa come indizio di contraffazione. Il bollino Siae serve, infatti, a tutelare il consumatore, in quanto distingue il prodotto originale da quello contraffatto, e ad impedire le frodi. La Cassazione ha così preso le distanze dalla sentenza d'Oltralpe “Bouijlaib” secondo cui la mancanza del bollino non costituisce elemento indiziario.
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