I giudici della Ctp di Roma, con la sentenza n. 283/50/2010 dell'8 luglio, offrono un’importante pronuncia in merito alla possibilità di iscrizione di ipoteca sui beni immobili del debitore. Vi affermano che l’iscrizione dell’ipoteca, come strumento cautelare, è ammessa solo in casi eccezionali. Vi deve essere, cioè, il rischio concreto che il debitore risulti insolvente e, inoltre, si debbono presentare le condizioni che fanno temere che egli possa disperdere il proprio patrimonio.
L’onere della prova grava sull’Agente della riscossione, tenuto a dimostrare che il contribuente ha effettivamente posto in essere, o sta per farlo, atti o comportamenti tali da mettere a rischio il credito vantato dal Fisco. Vi dev'essere dunque un fondato timore che il Fisco stia per perdere il proprio credito per consentire l’iscrizione di un’ipoteca sui beni immobili del debitore.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".