La Corte di Strasburgo riconosce le nozze celebrate con rito gitano
Pubblicato il 04 gennaio 2010
Il Tribunale Europeo dei Diritti dell'uomo, con sentenza pronunciata l'8 dicembre 2009, ha accolto il ricorso presentato da una cittadina spagnola di etnia gitana che si era sposata con il rito rom e chiedeva, da anni, il riconoscimento civile della propria unione anche ai fini di ottenere la pensione di reversibilità dopo che le era morto il marito. Il tribunale di Strasburgo, ritenendo che la Spagna avesse violato l'articolo 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo - che vieta discriminazioni per ragioni etniche - e l'articolo 1 sulla protezione della proprietà, ha accolto le istanze della donna condannando il Governo spagnolo a pagare sia gli arretrati della pensione sia il danno esistenziale subito dalla ricorrente a causa della “discriminazione contro la sua persona”.