Con la risoluzione n. 197 del 1° agosto 2007, l’agenzia delle Entrate ha risposto ad una società che chiedeva di conoscere il trattamento tributario applicabile alle somme di denaro riscosse dai promettenti acquirenti di immobili e imputate al prezzo a titolo di caparra confirmatoria e acconto prezzo. L’Agenzia ha chiarito che il contratto preliminare deve essere registrato entro 20 giorni dalla sua sottoscrizione, con il pagamento dell’imposta di registro fissa; sulle somme pagate a titolo di acconto è dovuta l’imposta proporzionale del 3%, mentre su quelle versate a titolo di caparra l’imposta è dello 0,50%. Al momento del perfezionamento del contratto definitivo, la caparra e l’acconto potranno essere imputati alla prestazione dovuta e concorreranno a formare la base imponibile dell’operazione. Nella risoluzione viene inoltre precisato che mentre il versamento di un acconto, nei riflessi dell’Iva, assume rilevanza e obbliga il cedente a emettere la relativa fattura con addebito dell’imposta, con aliquota vigente al momento del pagamento dell’acconto, la caparra confirmatoria non costituisce corrispettivo e non è soggetta all’imposta.
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