Il 15 maggio 2019, la Commissione europea ha messo a disposizione dei Paesi membri un nuovo strumento che consentirà di contrastare la criminalità e recuperare miliardi dalle frodi IVA.
Il nuovo tool si chiama Tna (Transaction network analysis) e, dallo stesso giorno in cui gli Stati membri hanno iniziato ad usarlo, permetterà alle autorità fiscali di accedere in modo veloce e agevole alle informazioni relative alle operazioni transfrontaliere per poter intervenire rapidamente non appena si segnala una potenziale frode all’IVA.
Il Tna, sviluppato in stretta collaborazione fra gli Stati membri e la Commissione, consentirà una cooperazione più stretta con la rete di esperti antifrode dell’UE (“Eurofisc”) per l’analisi congiunta delle informazioni, in modo da poter rilevare e intercettare il più velocemente ed efficacemente possibile la “frode carosello” all’IVA.
Inoltre, questo sistema intensificherà la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i funzionari del fisco nazionale, consentendo così ai funzionari antifrode europei di effettuare controlli incrociati con i casellari giudiziari, le banche dati e le informazioni in possesso dell’Europol e dell’OLAF, l’Agenzia europea antifrode, e di coordinare le indagini transfrontaliere.
Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, nella lettera inviata alla Presidenza del Consiglio Ue, ha spiegato che l’introduzione del nuovo tool è solo un passaggio in un lavoro ancora lungo, aggiungendo che: “con il lancio del Tna e il rafforzamento del network Eurofisc stiamo facendo progressi. Comunque, questi tool non sono sufficienti da soli a risolvere i problemi del sistema vigente in materia di Iva”.
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