Bruxelles ha comunicato ieri d’aver inviato tre pareri motivati a Roma su:
- limitazione all’indetraibilità Iva per le auto aziendali: le norme italiane che restringono il diritto delle imprese a detrarre l’imposta corrisposta sull’acquisto delle auto ed altre spese affini violano direttiva Iva (77/388/Cee);
- disciplina dei rimborsi Iva per i non residenti: nei metodi di rimborso dei soggetti passivi non residenti con centro d’attività stabile in Italia la legislazione nazionale viola l’applicazione e le finalità dell’Ottava e della Tredicesima direttiva (791072/Cee e 86/560/Cee);
- trattamento fiscale dei dividendi destinati ad aziende estere: l’Italia ed altri cinque Stato membri hanno presentano legislazioni nazionali che “prevedono una tassazione nulla o comunque molto modesta dei dividendi interni, mentre i dividendi in uscita sono soggetti a una ritenuta alla fonte che varia dal 5 al 25%”. Una discriminazione nel livello di tassazione a danno dei dividendi in uscita verso i Paesi europei e i tre Paesi dell’Efta appartenenti allo Spazio europeo.
Entro due mesi l’Italia dovrà presentare le proprie controdeduzioni.
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