Italia Principato di Monaco Legge antievasione

Pubblicato il 24 dicembre 2016

Sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 297 del 21 dicembre 2016 è stata pubblicata la legge n. 231 del 1° dicembre 2016, che attua gli accordi antievasione tra l'Italia e il Principato di Monaco.

La Legge, infatti, reca la “Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Monaco sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Protocollo, fatto a Monaco il 2 marzo 2015”, che entra ufficialmente in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione ufficiale (22 dicembre 2016).

Informazioni su richiesta

Grazie all'Accordo, ogni cittadino residente in Italia che apre o che già ha aperto in passato un conto corrente nel Principato di Monaco, anche attraverso un soggetto interposto, potrà essere sottoposto a controlli e accertamenti di natura fiscale.

In particolare, l’accordo sullo scambio delle informazioni in materia fiscale, è basato sul modello OCSE di Tax Information Exchange Agreement (TIEA) e consente lo scambio di informazioni su richiesta.

Infatti, con lo scambio delle rispettive ratifiche, le autorità competenti degli Stati contraenti – dietro specifica richiesta - possono scambiarsi le informazioni finanziarie sui loro contribuenti, facendo però riferimento solo ai fatti e alle circostanze esistenti o realizzate dal giorno della firma dell’accordo, avvenuta in data 2 marzo 2015.

Lo Stato a cui sono richieste le informazioni non potrà rifiutarsi di collaborare per mancanza di interesse ai propri fini fiscali.

Protocollo aggiuntivo

L’accordo è provvisto anche di un Protocollo aggiuntivo (allegato) che prevede la facoltà di richieste di gruppo (group requests).

Grazie al suddetto Protocollo in materia di richieste di gruppo, sarà possibile presentare richieste su categorie di comportamenti che lascino presumere l’intenzione dei contribuenti di nascondere al Fisco italiano patrimoni/attività detenute irregolarmente nel Principato.

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