Il “Documento di programmazione strategica dell’attività di vigilanza per il contempla accertamenti ad hoc sui datori tenuti al rispetto delle regole sull’inserimento dei lavoratori disabili e sull’impiego di minori. Esso spende particolare dedizione al lavoro precario e agli appalti illeciti, a partire dal settore edile fino all’agricoltura, considerati tra i settori a più elevata irregolarità. Punti fondamentali, le ispezioni su part-time, contratto a termine, formazione-lavoro. E’ minuziosa anche l’attenzione al settore turistico-alberghiero, che in certi periodi dell’anno è sottoposto ad attività più intensa, con possibile occupazione di manodopera irregolare. Il documento privilegia la vigilanza sulle realtà economiche gestite da minoranze etniche oppure organizzate impiegando forza-lavoro neo-comunitaria ed extracomunitaria operante al di fuori di qualunque regolamentazione lavorativa, fiscale e contributiva.
Val la pena di ricordare, alla luce del piano di vigilanza 2008, che con lettera circolare 8906 del 4 luglio proposito di sanzione per il lavoro irregolare, il Lavoro ha fornito importanti istruzioni per il caso dell’impiego di lavoratori extraUe clandestini, verso i quali ritiene compatibile l’applicazione della maxisanzione in concorrenza con la sanzione penale di cui al Dlgs 286/98.
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