L’Agenzia delle entrate prova a disinnescare lo sciopero ingaggiato dalle sigle dei commercialisti sulla questione Isa, che ha arruolato via via tutti i professionisti del Fisco, con il no all’automatismo.
I nodi che rendono difficoltoso il sì alle richieste dei professionisti - disapplicazione o facoltatività degli Isa per il 2018 - sono la via normativa, resa complicata dal cambio di maggioranza, e l’invarianza di gettito rispetto agli studi di settore.
Dunque, per le Entrate la strada è quella del compromesso.
Trapela che a breve sarà rilasciato un chiarimento da diramare a tutti gli uffici territoriali.
Non dovrà esserci nessun automatismo tra il voto conseguito dai contribuenti con le pagelle fiscali e l’analisi del rischio evasione in vista dei successivi controlli:
La proposta di Antonio Misiani, viceministro all’Economia, che conferma anomalie e disfunzioni, di un tavolo tecnico in vista della legge di Bilancio 2020, è respinta dai commercialisti. Già in passato - 2017 - è stato fatto l’errore di revocare lo sciopero per l’avvio della concertazione, ma poi i commercialisti non hanno ottenuto quasi nulla.
Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec ed Unico hanno reclamato, con un comunicato stampa del 23 settembre 2019, un provvedimento d’urgenza e un dialogo con l’Agenzia delle entrate.
L’astensione, che è stata definita dagli interlocutori atto di ‘disobbedienza civile’, non si fermerà per l’annuncio di un tavolo tecnico.
Si ricorda che la protesta dei commercialisti, avallata dal Cndcec, ha imbarcato recentemente anche gli avvocati dell'Uncat, che parteciperanno all’astensione dalle udienze nel processo tributario per come proclamata dall’OCF, Organismo Congressuale Forense: si asterranno dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore tributario, dinnanzi a tutte le Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali, nei giorni dall’1 al 7 ottobre 2019.
Non tutti i professionisti, però, sono per lo sciopero.
I consulenti del lavoro preferiscono la via del dialogo, come indicato in un comunicato stampa del 24 settembre 2019.
Per il Consiglio Nazionale dell’Ordine non può essere ignorato il mancato rispetto dello Statuto del contribuente per cui, dopo le proposte di modifica avanzate all’Agenzia delle Entrate, la Categoria chiede al Mef un tavolo tecnico di confronto.
Il vice presidente del CnO, Sergio Giorgini, illustra le proposte: “prima di tutto la non applicazione degli Isa per il 2018, visto che consideriamo necessario almeno un anno di sperimentazione. La seconda proposta è quella di utilizzare la mole di dati provenienti dai professionisti solo ai fini statistici e non per i controlli. In subordine, nel caso venisse confermata l'applicazione per il 2018, una moratoria di almeno un anno di tutte le sanzioni per eventuali errori”.
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