La risoluzione n. 166 del 25 novembre 2005, a firma dell'Amministrazione delle finanze, sostiene che se non è possibile individuare la fattura originaria errata, il depositante può effettuare la compensazione aritmetica dei valori corrispondenti alle merci eccedenti ed a quelle mancanti. Però, le differenze di merci che il depositante riscontra in occasione di inventari periodici eseguiti presso il magazzino del depositario, devono individuare le fatture originarie per seguire regole precise di variazione in aumento o in diminuzione, ex articolo 26 del decreto Iva.
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