Da quanto si apprende, venerdì 21 giugno si terrà, presso il ministero della Giustizia, un tavolo di lavoro sulla riforma delle intercettazioni.
Ai lavori - il cui ordine del giorno è dedicato alla “disciplina della pubblicazione e diffusione delle intercettazioni” - parteciperanno anche rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti e del Consiglio Nazionale Forense.
Si ricorda, in proposito, lo slittamento dei termini concernenti detta riforma, per come disposto dal Decreto sicurezza bis (n. 53/2019), di recente pubblicazione.
La notizia della convocazione al tavolo di lavoro è stata accolta con soddisfazione dal presidente del CNF, Andrea Mascherin.
In una nota stampa di ieri, 18 giugno, dove vengono riportate le dichiarazioni di Mascherin, si legge: “La tempestività della convocazione del tavolo sulle intercettazioni è segno di sensibilità e attenzione al tema da parte del ministero della Giustizia. Per l’avvocatura la libertà di informazione è sacra e strumento di democrazia evoluta, come più che sacra è la dignità di ogni persona che non deve essere mai oggetto di una pena non più in vigore da tempo, ovvero la gogna”.
Il rappresentante del CNF, a seguire, si è detto “certo” che la sensibilità di avvocati e giornalisti sarà utile per favorire una soluzione a salvaguardia della persona e a garanzia della serenità di chi opera nel mondo della informazione.
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