L’Aula del Senato ha approvato ieri il Ddl di conversione del Decreto-legge sulle intercettazioni, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.
Il testo passerà ora all’esame della Camera.
Di seguito le principali modifiche introdotte rispetto alla versione originaria del DL n. 161/2019.
In primo luogo, è stato disposto un ulteriore differimento di due mesi dell’entrata a regime della riforma: le nuove disposizioni di cui al Decreto legislativo n. 216/2017 (cosiddetta "riforma Orlando") si applicheranno ai procedimenti penali iscritti dopo il 30 aprile 2020 (non più dopo il 29 febbraio 2020, così come previsto nel Decreto), acquistando efficacia a partire dal 1° maggio 2020.
Lo slittamento delle nuove disposizioni era stato auspicato anche dal CSM, nel parere reso dal plenum lo scorso 13 febbraio.
Novità anche per quanto riguarda l’estensione dell’utilizzo delle intercettazioni per reati diversi rispetto a quelli per i quali le stesse siano state autorizzate.
A sostituzione delle precedenti disposizioni è stato espressamente previsto che i risultati delle intercettazioni non possono essere utilizzati in procedimenti diversi da quelli nei quali sono stati disposti, salvo, tuttavia, “che risultino rilevanti e indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza e dei reati di cui all’articolo 266, comma 1” del Codice di procedura penale (ossia per tutti i reati che possono essere oggetto di intercettazione).
Inoltre, i risultati delle intercettazioni tra presenti operate con captatore informatico su dispositivo elettronico portatile potranno essere utilizzati anche per la prova di reati diversi da quelli per i quali è stato emesso il decreto di autorizzazione “qualora risultino indispensabili per l’accertamento dei delitti indicati dall’articolo 266, comma 2-bis” c.p.p.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".