Via libera del Senato al Disegno di legge al finalizzato a introdurre limiti temporali sulle operazioni di intercettazione, con alcune eccezioni per i casi legati alla criminalità organizzata e al terrorismo.
Nella seduta del 9 ottobre 2024, il Senato ha approvato il testo di un disegno di legge recante modifiche in materia di durata delle operazioni di intercettazione.
Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.
La proposta di legge, inizialmente composta da tre articoli, è stata modificata durante l'esame in Commissione Giustizia, mediante l'eliminazione delle disposizioni relative alle comunicazioni tra imputato e difensore, poiché già trattata dall'articolo 2 della Legge n. 114 del 2024 (cosiddetta Legge di Riforma Nordio).
Il disegno di legge, quindi, oggi consta di un solo articolo, che modifica ulteriormente l'articolo 267 del codice di procedura penale, sui presupposti e forme del provvedimento che dispone le intercettazioni.
Esso introduce un limite complessivo di 45 giorni per le operazioni captative, con possibilità di proroga solo se strettamente necessaria e supportata da una motivazione espressa basata su elementi specifici e concreti.
Tuttavia, il disegno di legge prevede delle deroghe per i procedimenti legati a delitti di criminalità organizzata e di terrorismo, che seguono una normativa speciale.
In questi casi, il limite di durata delle intercettazioni non si applica.
Per tali reati, infatti, le intercettazioni possono essere autorizzate anche sulla base di indizi meno stringenti rispetto a quelli richiesti per altre tipologie di reato, il che rende lo strumento delle intercettazioni più efficace nel contrasto alla criminalità organizzata.
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