In materia di intercettazioni le forze di maggioranza hanno raggiunto un accordo, convenendo sulla messa a punto di un apposito decreto per regolamentare la fase transitoria della “riforma Orlando” del 2017, introducendo anche alcune modifiche alla relativa disciplina.
E così, il Consiglio dei ministri, nell’ultima seduta del 21 dicembre 2019, ha approvato il testo di un DL contenente disposizioni urgenti in materia di intercettazioni, compresa la proroga dell’entrata in vigore della nuova normativa al prossimo 29 febbraio 2020.
Da quanto si apprende nel comunicato stampa del CdM, le principali misure del Decreto-legge si sostanziano:
Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha immediatamente commentato il varo del decreto sulle intercettazioni, ricordando come le stesse siano uno “strumento irrinunciabile”.
Le parole del ministro sono riportate in una nota pubblicata sul sito del dicastero Giustizia, diffusa subito dopo la seduta del CdM.
“Adesso” – ha precisato Bonafede – “elaboriamo un sistema moderno e digitale: ci saranno maggiori garanzie per trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza delle indagini, la tutela della riservatezza e il diritto di difesa”.
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