L’Inps fornisce alcune precisazioni circa le rettifiche effettuate tramite CAF delle DSU presentate prima dell’applicazione dei criteri di neutralizzazione di cui al messaggio n. 1274/2020.
Dal 2020 la DSU (domanda d'Isee) anche se “precompilata”, impone ai richiedenti di autodichiarare alcuni dati, tra cui quelli del patrimonio mobiliare.
Su tali dati l’Inps effettua un controllo automatico, incrociandoli con quelli dell’Agenzia delle Entrate.
Eventuali errori o difformità vengono riportati nelle attestazioni dell'Isee, che risultano emesse “con difformità”, ossia non regolari.
Gli errori più frequenti riscontrati in sede di controllo automatico sono stati quelli riguardanti il patrimonio mobiliare posseduto dal nucleo familiare in presenza di fondi certificati contemporaneamente dall’Istituto di credito e dalla Società di gestione del risparmio.
Per ovviare a tale problema, l’Inps ha previsto l’applicazione dei criteri di neutralizzazione automatica della duplicazione degli importi in presenza di conti titoli e di SGR, dando la possibilità di presentare una nuova DSU per avere l'attestazione Isee senza difformità.
Per risolvere tale problema, tenendo anche conto della situazione di emergenza da Coronavirus che si sta vivendo, l’Istituto di previdenza ha fornito alcune precisazioni circa la rettifica tramite CAF delle DSU presentate prima dell’applicazione dei suddetti criteri di neutralizzazione.
Nello specifico, l’Inps ha reso l'elenco delle DSU che i CAF devono rettificare e ritrasmette allo stesso Istituto, lasciando invariata la data di sottoscrizione originaria.
L'Inps informerà i cittadini delle rettifiche, e questi ultimi potranno richiedere al CAF la nuova attestazione, che se dovesse presentare ancora omissioni o difformità dovrà essere rettificata dal dichiarante mediante l’invio alle strutture Inps competenti della documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati all’Istituto, via PEC.
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