Ingiuria scriminata dalla provocazione se si risponde ad espressioni irriguardose
Pubblicato il 15 marzo 2012
La Cassazione, con la sentenza n.
9907 del 14 marzo 2012, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto scriminata dalla provocazione la condotta posta in essere dal marito di una donna licenziata che, in un blog, aveva insultato la dirigente d’azienda rivoltasi, a sua volta, con espressioni irriguardose nei confronti della coniuge.
Per la Suprema corte,
“la causa di non punibilità della provocazione sussiste non solo quando il fatto ingiusto altrui integra gli estremi dell’illecito civile o penale, ma anche quando esso sia lesivo di regole comunemente accettate nella civile convivenza”.