Indirizzi operativi delle Entrate sull’azione di controllo per l’anno 2010

Pubblicato il 17 aprile 2010

Con circolare n. 20/E del 16 aprile 2010, l’agenzia delle Entrate detta le regole che dovranno essere attuate quest’anno ai fini di un’adeguata azione di tutoraggio nei confronti delle grandi imprese e di quelle di piccole e medie dimensioni, indicando – allo stesso tempo – la necessità di una stretta sugli enti non commerciali e anche sui soggetti congrui agli studi di settore.

Il documento di prassi dal titolo “Prevenzione e contrasto all’evasione – Anno 2010 – Indirizzi operativi” si impone di perseguire due obiettivi strategici:

- consolidare gli importanti risultati ottenuti nel 2009, in termini di impegno operativo;

- migliorare ulteriormente rispetto allo scorso anno l’efficacia delle varie azioni di controllo, sia in termini di recupero di evasione pregressa che di prevenzione per il futuro.

Nel fornire le indicazioni annuali sull’attività di controllo che gli uffici devono intraprendere, l’Agenzia punta al miglioramento dei risultati ottenibili dalle singole attività di controllo piuttosto che ad un semplice incremento numerico delle stesse attività, fine a sé stesso. In termini di accertamento, tutto ciò deve essere inteso come un aumento dell’importo mediato delle imposte o maggiori imposte accertate e, soprattutto, definite. Grazie poi alla riorganizzazione messa in atto lo scorso anno in termini di dispositivo di contrasto dell’evasione, il Fisco punta ad un consolidamento dei risultati quantitativi e ad un miglioramento di quelli qualitativi. Il miglioramento della “qualità degli accertamenti” deve essere inteso nel senso che i controlli dovranno dare maggiori risultati e si dovranno chiudere sempre più con il pagamento delle somme da parte dei soggetti sottoposti ad accertamento.

Da un punto di vista operativo, l’Agenzia quindi richiama gli indirizzi già forniti con la circolare n. 13/E/2009, che restano tutti confermati, comprese le implementazioni successive, e aggiunge quanto segue:

- sono previste nuove attività specifiche che riguardano le diverse tipologie di contribuente (grandi contribuenti, PMI, imprese minori e lavoratori autonomi, enti non commerciali, persone fisiche), con lo scopo di integrare nel loro complesso la peculiare strategia da adottare per ridurre i rischi di evasione/elusione che interessano ciascuna tipologia di soggetto indicata (attività specifiche);

- alle attività che non si possono specificatamente riferire ad ogni tipologia di contribuente indicato si affiancano delle attività trasversali, che li riguardano orizzontalmente, attraverso, per esempio, il controllo sul comparto immobiliare e su quello dei servizi ad alto valore aggiunto.

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