L'Unione nazionale giudici di pace con comunicato del 3 novembre 2015 e l'Associazione nazionale dei giudici di pace con comunicato del 31 ottobre 2015, hanno proclamato lo sciopero della magistratura di pace dal 23 al 30 novembre 2015.
Si è giunti a tale decisione – dichiarano i giudici - visto il silenzio degli organi governativi di fronte delle numerose istanze della categoria, sia in materia di corretta amministrazione che di garanzie di indipendenza e professionalità.
Il disegno di legge di riforma della magistratura onoraria – si legge nei comunicati – va infatti a ridimensionare una categoria rivelatasi, al contrario, piuttosto efficiente (con circa un milione e mezzo di nuovi procedimenti annui), riducendone le già esigue indennità (ferme ancora al 1991) e peggiorandone le condizioni di precariato.
Le riforme in atto pertanto – si legge ancora – non fanno altro che dequalificare la magistratura onoraria, da una parte attribuendole maggiori competenze (circa l'80% del contenzioso civile) e dall'altra negando la natura giurisdizionale alla propria attività e privandola persino delle più elementari guarentigie costituzionali.
Ma sono in agitazione anche gli avvocati penalisti, per i quali l'Unione camere penali, con Delibera del 3 novembre 2015, ha indetto l'astensione dalle udienze e da ogni altra attività giudiziaria nel settore penale, dal 30 novembre al 4 dicembre 2015.
Contestualmente, con medesimo provvedimento, le singole Camere penali territoriali sono state invitate ad organizzare manifestazioni dedicate a quelli che sono i temi principalmente in contestazione (e per cui si ricorre allo sciopero), ovvero, la mancanza di una riforma organica del processo penale e la situazione di grave degrado dei locali uffici giudiziari.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".