La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane. Intanto, con un comunicato stampa, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo n. 23/2015 sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, nella parte - non modificata dal cosiddetto “Decreto dignità” - che determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.
In particolare, secondo la Consulta la previsione di un’indennità crescente in ragione della sola anzianità di servizio del lavoratore risulta contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza e contrasta con il diritto e la tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 della Costituzione.
Tutte le altre questioni relative ai licenziamenti sono state dichiarate inammissibili o infondate.
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