In “GU” il decreto che attua la salvaguardia per 55mila esodati
Pubblicato il 22 gennaio 2013
È pubblicato sulla “
Gazzetta Ufficiale” n. 17, del 21 gennaio 2013, il
decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dell’8 ottobre 2012, relativo alla salvaguardia dei lavoratori dall'incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico. Il decreto, firmato di concerto con il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, è stato registrato alla Corte dei Conti il 9 gennaio 2013.
Esso attua la procedura di salvaguardia per altri 55mila lavoratori, ripartititi tra le seguenti tipologie di soggetti: lavoratori a carico dei fondi di solidarietà; contributori volontari; esodati a seguito di accordi; destinatari di cigs o in mobilità. Il provvedimento prevede che per questi lavoratori si continuino ad applicare “
le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214”.
Si tratta di un secondo decreto, che sommato al primo provvedimento che interessava 65mila lavoratori, porta in tutto a 120mila il numero delle persone che potranno andare in pensione con i vecchi requisiti, per un costo complessivo di circa 9 miliardi.
Tra i nuovi 55mila salvaguardati rientrano i lavoratori dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, chiuso a fine 2011. La salvaguardia viene infatti prevista anche per quei lavoratori per cui sono stati firmati accordi in sede governativa entro il 31 dicembre 2011, anche se alla data del 4 dicembre 2011 non erano ancora in mobilità.
La presentazione delle istanze dei salvaguardati alle Commissioni istituite presso le direzioni territoriali del lavoro per il loro esame dovrà avvenire entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del decreto (22 maggio 2013). In caso di rigetto, si potrà presentare domanda di riesame entro 30 giorni dalla data di ricevimento del rigetto.