In arrivo un decreto Mef per compensare i debiti da accertamento tributario

Pubblicato il 08 gennaio 2014 Dopo aver sentito il parere dell’Agenzia delle Entrate e della Ragioneria dello Stato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze si appresta a licenziare un decreto che fissa le regole per la compensazione crediti-debiti esistenti verso la pubblica amministrazione.

Il provvedimento, che in bozza si suddivide in dieci articoli, è atteso a giorni. Esso consentirà ai contribuenti che vantano crediti nei confronti della Pa di poter compensare gli stessi con i debiti da definizione derivanti da accertamento tributario.

I soggetti nei confronti dei quali si potrà vantare un credito compensabile sono le pubbliche amministrazioni dello Stato e della Pa, come gli enti pubblici nazionali, gli enti locali, le Province e le Regioni. Il credito per essere compensabile deve essere certo, esigibile e maturato entro il 31 dicembre 2012 nei confronti dei suddetti soggetti.

Il provvedimento, dopo aver specificato quali sono i crediti utilizzabili ai fini della compensazione con i debiti da accertamento tributario, individua sei condizioni che dovranno sussistere contemporaneamente ai fini di pagare i debiti da definizione con quanto dovuto dallo Stato.

Tra queste, è prevista la condizioni in base alla quale la suddetta compensazione potrà essere effettuata esclusivamente attraverso il modello F24 telematico. I crediti certificati sono individuati da dei codici istituiti dall’Agenzia delle Entrate e tali codici dovranno essere riportati nel modello F24 telematico in corrispondenza dell’importo dei crediti stessi. In un altro campo apposito, invece, dovranno essere riportati gli elementi identificativi della certificazione. Nello stesso modello F24 telematico sarà possibile compensare anche eventuali altri crediti, diversi da quelli certificati, solo a condizione che vengano rispettate le norme in materia di controllo preventivo delle compensazioni effettuate tramite modello F24.
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