Riguardo all'Avviso pubblico per il supporto di progetti imprenditoriali nei comuni destinatari di fondi per l'attuazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici nel contesto del PNRR, il ministero della Cultura ha rilasciato una circolare dettagliata sulle procedure di rendicontazione e erogazione dei finanziamenti.
Si tratta del documento del 20 gennaio 2025, il quale avvisa che potrà essere presentato un primo stato di avanzamento lavori a fronte dell’acquisizione di almeno una fattura relativa a spese di investimento, ovvero a beni materiali e/o immateriali ad utilità pluriennale, debitamente quietanzata, che comprovi l’effettivo avvio del progetto imprenditoriale.
È possibile ottenere finanziamenti per progetti fino a 150.000 euro, includendo sia le spese di investimento che il capitale circolante, da completare entro 18 mesi e non oltre il 31 dicembre 2025.
Il finanziamento è destinato a iniziative imprenditoriali che si svilupperanno in una o più sedi situate nei comuni o borghi storici beneficiari di fondi per i "Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale".
Questi progetti dovrebbero concentrarsi su attività nel settore culturale, creativo, turistico, commerciale, agroalimentare e artigianale, mirando a rivitalizzare le economie locali tramite la valorizzazione di prodotti, conoscenze e tecniche locali.
I progetti dovrebbero anche puntare a una rigenerazione innovativa dei piccoli comuni, migliorando l'offerta di servizi sia per i residenti che per i visitatori, e promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti, dei consumi e dei rifiuti, oltre a implementare pratiche di economia circolare.
Sono disponibili contributi a fondo perduto, conformemente al Regolamento de minimis, per un importo massimo di 75.000 euro, coprendo fino al 90% delle spese ammissibili.
Questa percentuale può essere incrementata al 100% nei casi di:
Le imprese devono coprire con fondi propri la parte delle spese non inclusa nelle agevolazioni.
L'articolo 7 dell'Avviso pubblico in questione, denominato "Spese Ammissibili", specifica quali sono le spese consentite per i soggetti attuatori, dividendo queste in due grandi categorie: investimenti e spese di capitale circolante, con un limite massimo ammissibile del 20%.
L'articolo 12 dello stesso Avviso, dedicato alla Concessione ed erogazione del contributo, nel terzo comma descrive le procedure per l'erogazione del contributo ai soggetti attuatori:
Relativamente ai due stati di avanzamento lavori (SAL), uno intermedio e uno finale, si evidenzia che questi sono legati alle spese di investimento necessarie per l'implementazione del progetto d'impresa approvato e vengono erogati previa presentazione di fatture quietanzate dal Soggetto Realizzatore.
Il progresso del progetto supportato è attestato dall'ottenimento delle risorse tecnico-produttive necessarie per portare avanti l'attività delineata.
E’ sempre possibile per il Soggetto realizzatore l'opzione di richiedere l'erogazione in una sola tranche attraverso la presentazione di un unico SAL finale.
Riguardo alle procedure stabilite dall'articolo 12 dell'Avviso pubblico, il SAL intermedio certifica l'effettivo inizio del progetto imprenditoriale tramite l'acquisizione di una o più fatture legate alle spese di investimento, o a beni materiali e/o immateriali di utilità pluriennale che dimostrano l'ottenimento delle risorse necessarie per portare avanti un piano di investimenti che dovrà essere coerente e funzionale al termine, rispetto a quanto approvato.
Il SAL intermedio può includere anche documenti che attestano l'impegno in spese e costi operativi, per i quali viene riconosciuto il contributo relativo al fabbisogno di liquidità per il capitale circolante.
Di conseguenza, il SAL intermedio può essere presentato, a prescindere dalla richiesta dell'anticipo, e deve includere la seguente documentazione:
Sulla base di questa documentazione, la tranche relativa al SAL intermedio comprenderà:
1. l'agevolazione relativa alle fatture delle spese di investimento di lunga durata che siano state correttamente quietanzate;
2. l'intera quota di contributo prevista per il capitale circolante, come determinato dal provvedimento di concessione, al fine di fornire ai Soggetti realizzatori che dimostrano l'avvio del progetto imprenditoriale beneficiato, il supporto finanziario per le necessità di liquidità strettamente legate al funzionamento dell'attività.
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