Il Pvc è conosciuto se a firmare è il figlio convivente

Pubblicato il 10 ottobre 2011 Con l'ordinanza n. 19505/2011 la Corte di cassazione ritiene correttamente notificato il Pvc sottoscritto dal figlio del rappresentante legale di una società.

Nel caso di specie si trattava del figlio senza delega della titolare di una società sottoposta a verifica. Il ricorso si basava sulla mancata allegazione del Pvc all'avviso di accertamento. L’Amministrazione finanziaria rispondeva che, ex articolo 42 del Dpr 600/73, solo se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto né ricevuto dal contribuente questo deve essere allegato. Nel vicenda, invece, ex articolo 52 del Dpr 633/72, il Pvc era stato sottoscritto dal figlio convivente della contribuente che interveniva in rappresentanza, pertanto si doveva considerare ritualmente notificato.

La Cassazione interpellata dà ragione all’agenzia delle Entrate, poiché chi rappresenta il contribuente è “la persona addetta all’azienda o alla casa non implicando un potere di rappresentanza in senso tecnico-giuridico”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Lavoro agile o smart working

10/01/2025

Rateazione dei debiti per premi ed accessori non iscritti a ruolo

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy