Il Milleproroghe è legge, presto in “GU”
Pubblicato il 27 febbraio 2014
È stata approvata in via definitiva dal Senato, il 26 febbraio 2014, con 135 sì, 20 no e 78 astenuti, la legge di conversione del decreto n.
150/2013, tradizionalmente definito Milleproroghe proprio per il suo rinviare in modo ufficiale i termini di entrata in vigore di alcune norme. Manca, ora, solo la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale” entro il 28 febbraio, giorno di scadenza del provvedimento.
Sono diventati, così, definitivi alcuni slittamenti molto significativi per diversi settori: dall’edilizia, con la ridefinizione dell'entrata in vigore del Sistri, all’energia, con lo slittamento al 1° gennaio 2015 dell’entrata in vigore degli obblighi per i nuovi edifici o per quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti; dalla proroga degli sfratti per finita locazione al 31 dicembre 2014, alla proroga a tutto il 2014 dell'entrata in vigore della riforma del noleggio con conducente per le auto (Ncc) e delle norme contro l'esercizio abusivo del servizio taxi.
Non è entrato nel testo finale della legge il Dl Salva Roma, che è stato ritirato dal governo che si impegna ora a varare un "un nuovo provvedimento, dopo una valutazione dei contenuti", che contenga anche le norme sull'Expo e sulla Sardegna. Bloccata, inoltre, anche la proroga e la sperimentazione della carta acquisti (social card).
È, invece, stato confermato il differimento di sei mesi dell'obbligo di accettazione della moneta elettronica da parte degli esercenti di attività commerciali e di servizi, anche professionali, che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2014 ai sensi del Dl n.
179/2012. Dunque, a partire dal prossimo giugno i professionisti dovranno dotarsi dei Pos visto l’obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati attraverso carte di debito per tutti i versamenti superiori ai 30 euro previsto dal decreto interministeriale del
24 gennaio 2014, recante "disposizioni sui pagamenti elettronici”.
Tale decreto aveva previsto una disciplina transitoria per il passaggio ai Pos in sede di prima applicazione della normativa, ma non avendo tenuto conto del differimento al 30 giugno è da supporre che esso non abbia più effetti almeno per la parte relativa alla disciplina transitoria e possa essere oggetto di una riscrittura da parte del nuovo governo.
Infine, nel testo del decreto Milleproroghe è rientrata anche la disciplina dell'accesso al Registro dei revisori legali dei conti da parte dei dottori commercialisti. In materia di equipollenza è stabilito che per l'accesso al registro sono esonerati dall'esame i dottori commercialisti che hanno già superato l'esame di stato da commercialista fermo l'obbligo di completare il tirocinio previsto da revisore.
Dunque, per l’iscrizione “automatica" al Registro dei revisori legali sarà necessario integrare le prove d'esame previste per l'accesso alla professione, senza l’obbligo di sostenere nuovi esami.
È rinviato così al ministero della Giustizia, sentito quello dell’Economia, il compito di emanare un decreto, entro 20 giorni, con l’indicazione delle materie integrative compatibili con la normativa comunitaria per evitare che l’equipollenza commercialisti-revisori possa contrastare con la direttiva Ue
43/2006.