Il Garante stoppa il datore che spia via internet

Pubblicato il 23 settembre 2009

Le aziende non possono "spiare" la navigazione su Internet dei dipendenti”. Questo uno tra i titoli della newsletter n. 328 (22 settembre 2009) a firma del Garante della privacy. Che considera illecito monitorare in modo sistematico e continuativo pagine e siti visitati durante la navigazione in Internet dei lavoratori.

L'installazione di un software configurato proprio allo scopo di tracciare la navigazione in Internet del dipendente viola infatti, afferma l’Authority, lo Statuto dei diritti dei lavoratori, che vieta l'impiego di apparecchiature per il controllo a distanza dell'attività dei dipendenti. Peraltro, il monitoraggio sottoposto all’attenzione del Garante, che l’Azienda ha diretto ad un solo dipendente, è risultato prolungato e costante.

Se le Linee guida fissate dall'Autorità consentono ai datori di procedere a eventuali controlli, questi devono avvenire in modo graduale, mediante verifiche di reparto, d'ufficio, di gruppo di lavoro, prima di passare a controlli individuali.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Concordato preventivo biennale: le precisazioni dell’Agenzia delle Entrate

18/09/2024

Detenuti e internati: estesi alle aziende gli sgravi contributivi per attività all’esterno

18/09/2024

INL: pubblicato l’elenco delle violazioni soggette a diffida amministrativa

18/09/2024

Principio contabile OIC 30: novità per i bilanci intermedi

18/09/2024

Mediazione e negoziazione più digitali, aumenta la durata delle procedure

18/09/2024

Rapporto biennale pari opportunità: ancora pochi giorni per l’invio

18/09/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy