Il Fisco è obbligato al contraddittorio solo in specifici casi

Pubblicato il 04 gennaio 2011 Gli uffici tributari non sono sottoposti all'obbligo di interpellare il cittadino, durante la fase amministrativa del rapporto, circa la nascita della pretesa fiscale. L'assunto è stato pronunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza n. 26316 del 29 dicembre 2010 in ordine al ricorso avanzato da un contribuente che lamentava l'assenza dell'invito dell’ufficio al contraddittorio, nonostante la presenza di incertezze nella dichiarazione.

La pronuncia n. 26316, dunque, ritiene non sussistere nelle norme tributarie un generico obbligo di contraddittorio a cui è tenuta l'amministrazione fiscale. Esistono, invece, determinate norme di rango speciale per le quali è obbligatorio instaurare un rapporto con il contribuente: si tratta dei casi riguardanti l'accertamento conseguente agli studi di settore, gli accertamenti sintetici e redditometro, l'attività di verifica contabile, l'accertamento con adesione.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Rider: inquadramento contrattuale. I chiarimenti del Ministero

22/04/2025

Contributi Inps, aggiornati tassi di interesse e sanzioni civili

22/04/2025

Lavoratori intermittenti: nuove regole per computo e denuncia Uniemens

22/04/2025

CNDCEC: novità della riforma della riscossione 2025 e riapertura rottamazione quater

22/04/2025

Affitti brevi: poteri limitati dei Comuni

22/04/2025

Cassazione: le ferie sospendono il comporto solo se chieste in malattia

22/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy