Il Dl “sblocca pagamenti” dopo il sì della Camera passa al Senato
Pubblicato il 16 maggio 2013
Con una larga maggioranza di voti favorevoli (450 sì contro nessun contrario e 107 astenuti), il disegno di legge di conversione del DL per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica amministrazione ha ottenuto l’approvazione della Camera. Il provvedimento è ora atteso in Senato per essere convertito in legge entro il 7 giugno.
Il decreto pagamenti distribuisce 40 miliardi a Regioni ed enti locali per estinguere i crediti arretrati delle imprese. La copertura finanziaria appare però insufficiente a coprire tutti i debiti in essere, così nella cosiddetta “
fase due”, che arriverà con la legge di Stabilità, si dovrà necessariamente provvedere ad aumentare l’ammontare di fondi assegnati: si ipotizza già da ora lo stanziamento di ulteriori 20 miliardi di euro.
La quasi certezza che in occasione della “
fase due” sarà necessario rimpinguare le risorse già assegnate arriva da due considerazioni: da una parte, gli enti locali stanno per conoscere la suddivisione fatta dal ministero dell’Economia delle risorse stanziate e gli anticipi erogati dalla Cassa depositi assicurano solo una minima parte delle richieste complessive; dall’altra, i ministeri si sono visti sbloccare 500 milioni di euro con decreto del ministro dell’Economia, ma anche in questo caso i fondi liberati coprono appena le domande pervenute.
Anche se i dubbi sulla effettiva copertura di tutti i debiti della Pa restano – dato che ad oggi ancora non si è riusciti a definire il loro ammontare esatto – da più parti si è espressa soddisfazione per il primo passo raggiunto.
La Ragioneria generale dello Stato e il Governo assicurano, infatti, che finora è stato fatto tutto il possibile all’interno del perimetro complessivo raggiungendo un “risultato concreto”.
Si ricorda che tra gli emendamenti approvati alla Camera, vi è anche quello che prevede il ricorso all'utilizzo di decreti e provvedimenti attuativi di natura “
non regolamentare”, proprio per favorire il processo di attuazione veloce delle misure disposte dal decreto.