Il dl liberalizzazioni inizia l'iter parlamentare

Pubblicato il 01 marzo 2012 Refuso nell’emendamento approvato al dl liberalizzazioni sulla nullità di “tutte le clausole, comunque denominate, che prevedano commissioni a favore della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento in essere, del loro utilizzo anche nel caso di sconfinamenti in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido”: manca la parte finale della frase. Come spiega il relatore Bubbico, “è saltata la frase che rende applicabile la nullità agli istituti di credito che non si adeguano alle norme sulla trasparenza”; dunque: l’abolizione dei costi sugli scoperti è riservata solo a chi non applica le regole del Cicr, comitato per il credito e il risparmio, che detta le norme sul regime delle commissioni. Il rimedio alla svista potrebbe essere inserito nel maxiemendamento del Governo, che approda al Senato con la richiesta di fiducia sul decreto.

Tra i ritocchi dell’ultim’ora quelli sulle assicurazioni - che vede risarcimenti più veloci in caso di furto o di incendio dell'auto ed aggiornamento automatico dei premi per i proprietari che non abbiano avuto incidenti - e sulla tassa sulle barche: l'imposta non è più sullo stazionamento ma sul possesso.

Intanto, dal sito cuprofessioni si apprende la scaletta del professional day, in corso nelle diverse sedi organizzate a livello territoriale. Il collegamento nazionale dall'Auditorium della Conciliazione in Roma si può seguire dalle 10,30 alle 13,00 dal canale 507 di Sky (Class CNBC) e sul sito www.corriere.tv, ma anche su Facebook.

Professioni in fermento, dunque. Le liberalizzazioni del settore sono molto discusse. Ogni presidente degli Ordini ha la sua proposta, che avanzerà oggi all’appuntamento con la protesta. I temi caldi: dalle tariffe, con il timer che si fermerà tra 120 giorni quando il ministero della Giustizia stabilirà i parametri per la liquidazione giudiziale ed il compenso dovuto al professionista, alla conquista del preventivo di massima, importo indicativo del compenso concordato con il cliente al momento dell'incarico, che si sgancia dall’obbligo scritto e non avrà più sanzioni disciplinari collegate.

In merito alle società tra professionisti (Stp), si rileva che il tema sollevato dagli avvocati, stante la riservatezza richiesta dal mandato professionale che assumono, sulla privacy, è risolto dal dl liberalizzazioni con la regola che il socio professionista può opporre agli altri soci il segreto professionale.
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