Il diritto alla libera circolazione non può essere utilizzato per aggirare le normative nazionali sui permessi di soggiorno
Pubblicato il 06 maggio 2011
Per la Corte di giustizia Ue – sentenza del 5 maggio 2011, causa
C-434/09 - le regole nazionali sui permessi di soggiorno dovuti a ricongiungimenti familiari non possono essere aggirate sulla base del diritto alla libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea.
In particolare – si legge nel testo della decisione - il diritto che spetta ai cittadini dell'Unione ai loro familiari ai sensi dell'articolo 3, n. 1, della direttiva 2004/38/CE, di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, deve essere interpretato
“nel senso che la direttiva suddetta non è applicabile ad un cittadino dell'Unione che non abbia mai esercitato il proprio diritto di libera circolazione, che abbia sempre soggiornato in uno Stato membro del quale possiede la cittadinanza e che possegga, inoltre, la cittadinanza di un altro Stato membro”.